E dopo questo fu il silenzio è il nome del progetto realizzato da Marco Loi e Giacomo Bianco con la collaborazione di Soph Boobyer (scultura) e Riccardo Petrini (coding video) nel corso della loro residenza nel Comune di Comano. Esso indaga l’ex base militare troposcatter NATO (Livorno Station – Codice IMXZ) situata a 1500 metri sulla cima del monte Giogo nel comune di Comano. Durante il periodo della guerra fredda copriva la ricezione e la trasmissione di informazioni criptate appartenenti al sistema di radiocomunicazione di allerta precoce ‘Allied Command Europe Highband (ACE High)’ che univa la Norvegia settentrionale attraverso l’Europa centrale no alla Turchia orientale. Chiamato il monte con le orecchie, per decenni ha svolto l’unica funzione per il quale fu eretto nel 1956: ascoltare i bisbiglii magnetici che, nella frequenza delle microonde, trasferivano informazioni essenziali nel vulnerabile scenario geopolitico fra mondo occidentale e blocco sovietico. Le orecchie del monte furono a lungo avvolte da nuvole e mistero, accessibili esclusivamente a coloro che avevano il compito di mantenerle attive e segrete no all’avvento della nuova telecomunicazione satellitare. Nel 1994 il luogo si spense: i quattro paraboloidi di metallo smisero di ascoltare trasformandosi in semplice bussola geografica. Ponendosi un obiettivo che riecheggia come una domanda, E dopo questo fu il silenzio interroga metaforicamente l’attuale sistema percettivo delle parabole, proponendo una narrazione plurilinguistica che invita all’ascolto e alla riappropriazione di un luogo per anni negato.

 

E dopo questo fu il silenzio

 

Un progetto di

Marco Loi / Giacomo Bianco

 

Una mostra site-specific

in e per Comune di Comano

Conosci gli artisti

Loi / Bianco

Sfoglia la gallery ↑


Me’ Ag Arpens – io ripenso, mi ripenso – è il nome del progetto site-specific realizzato da Ilaria Turba tra marzo e maggio 2022 nel Comune di Casola. Un’opera che si è nutrita delle relazioni intrecciate nelle frazioni del Comune al confine con la sua terra d’origine, la Garfagnana. Un’occasione per dare spazio e luce ai borghi di Argigliano, Casciana, Casola, Castiglioncello, Codiponte, Luscignano, Montefiore, Regnano, Reusa, Ugliancaldo, Vigneta; fare della valle un laboratorio d’ascolto raccogliendo storie in brevi frasi, poi opera; dire di legame e storia, partenze, arrivi, strappi, ricostruzioni, abbandono e cura. Frammenti di voci in costellazione hanno saputo disegnare la complessità dell’immaginario di Casola. 120 frasi sono state raccolte e poi restituite alle persone in forma di oggetti costruiti con un gruppo di bambini della locale scuola primaria. Installazione, performance, notte di festa, con la musica della Società Filarmonica di Santa Cecilia e una parata guidata dallo stendardo creato dall’artista con il profilo del Pizzo d’Uccello e la zampa d’orso che tiene la luna, simbolo araldico di Casola. Arrivata la notte, spente le luci del borgo, il pubblico è stato invitato a partecipare ad una lotteria: sotto un arco medievale, l’artista ha accolto uno a uno i partecipanti che, a seguito di un’estrazione, potevano vincere uno degli “Ag Arpens” e portarlo a casa. Tutto questo non prima d’aver percorso il borgo illuminato dalle sole luci “guida” allestite a orientare la ricerca verso il numero estratto ed eventualmente un oggetto, una frase, una storia. Me’ Ag Arpens è stata opera e mera di arte partecipativa che, come Legarsi alla montagna di Maria Lai, è diventata subito traccia ed esperienza indelebile nella memoria della comunità che ha accolto l’artista.

 

Me’ Ag Arpens

 

Un progetto di

Ilaria Turba

 

Un’installazione performance
in e per il Comune di Casola

Sfoglia la gallery ↑


Vento, festival nomade di film immaginari è il nome del progetto site-specific di Rachele Maistrello realizzato tra maggio e giugno 2022 nel Comune di Filattiera, presentato come opera e mera ed innesto site-speci c il 1° giugno 2022 nel borgo di Caprio. Come forza fluida e invisibile esso ha perseguito l’intenzione dell’autrice in ltrandosi, in un tempo breve ed intenso, negli archivi dimenticati, nelle storie di persone che si conoscevano come no, nel paesaggio ed oltre il paesaggio; ha rimescolato leggende, storie avvenute o meno, immaginari di diverso (e non solo), accompagnato da dedicata brochure, si è presentato al termine della residenza con un’esposizione lampo, ed una festa collettiva al Circolo Val Caprio Dal Rasta, luogo simbolo del borgo in cui l’artista ha vissuto: lì trame di lm, giurie improvvisate e musicanti si sono incontrati e scoperti l’un l’altro; riconoscendosi e sentendosi parte della stessa comunità hanno potuto scorgere, sotto un profilo iper-reale e altro, il proprio presente e futuro.

 

Vento

 

Un progetto di

Rachele Maistrello

 

Una mostra ed evento

in e per il Comune di Filattiera

Sfoglia la gallery ↑


Si chiama Tra zero e uno, travolti da una serie di eventi con probabile lieto fine il progetto realizzato nel mese di maggio 2022, nel Comune di Bagnone, da Fotoromanzo Italiano. “Si dice probabilità di un evento il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si veri chi, intendendo che il valore minimo 0 corrisponda al caso in cui l’evento sia impossibile, mentre il valore massimo 1 corrisponda al caso in cui l’evento sia certo. Le probabilità di vincere al Superenalotto sono più o meno le stesse di essere colpiti da una meteorite. A Bagnone, in Lunigiana, sono accadute entrambe le cose”, si legge nella sinossi del progetto. In team con Federica Chiocchetti (Photocaptionist), con la collaborazione di Pietro De Tilla ed Elvio Manuzzi di Enece Film, grafica di Francesco Delrosso e musiche originali di Fabio Talloru, il collettivo Fotoromanzo Italiano (Giorgio Barrera, Andrea Botto), ha realizzato un film documentario, raccogliendo alcuni fatti e aneddoti accaduti nel corso del tempo, con la collaborazione degli abitanti e delle associazioni del posto. Seguendo la propria metodologia di lavoro ironica ed inclusiva, gli artisti si sono fatti detonatori di energie culturali, storiche e sociali presenti sul territorio, in un percorso di attivazione e riscoperta di un immaginario. Sceneggiato attraverso la costruzione di un fantomatico telegiornale, il lm vede gli artisti-inviati incontrare i bagnonesi, rendendoli protagonisti di un racconto probabile o verosimile, in un inedito intreccio tra cinema della realtà ed effetto “neoreality”.

 

Tra zero e uno, travolti da una serie di eventi con probabile lieto fine

 

Un progetto di
Fotoromanzo Italiano / Photocaptionist


Un film ed una proiezione
in e per il Comune di Bagnone

Conosci gli artisti
Fotoromanzo Italiano / Photocaptionist

Sfoglia la gallery ↑


Urlo è il progetto di Polisonum (Filippo Lilli, Donato Loforese) realizzato tra aprile e giugno 2022 a partire dal Comune di Tresana. Opera che viaggia sulle acque della Lunigiana, seguendone e segnando il naturale percorso attraverso un suono, Urlo è stato canto di voce urlante capace di muoversi in libertà per i 62 km di lunghezza del fiume Magra tramite cinque sfere che l’hanno contenuta, fatta esistere, diffusa e dissolta. È stato reazione delle sfere alla corrente, confronto del suono con il paesaggio in movimenti aleatori, traiettorie e ritmi imprevedibili tra le due rive, riflesso dell’ambiente circostante sulla propria superficie. Esito di una composizione di un urlo emesso a differenti altezze dalla cantante Alessandra Diodati, il suono richiama le leggende legate ai Malaspina e le storie di magia che connotano l’epoca medievale in quest’area. In parallelo restituisce qualcosa di più antico, lasciandosi ascoltare come una sinfonia arcaica che omaggia il suono che emettiamo quando veniamo al mondo, la corsa al primo respiro, l’iniziar della vita. Questa identità primordiale ha acceso una connessione spontanea con la terra, con il ventre tellurico e la sua arteria fluviale che dal monte Borgognone in Toscana raggiunge il Mar Tirreno attraverso la Liguria. Un gesto sonoro immaginato per (col)legare le persone; un canto per ri-connettere la nostra relazione con il vivente. Il rilascio delle sfere nel ume, e il loro viaggio verso il mare, è azione che protende ad un atto simbolico di liberazione. Urlo è stato presentato in ascolto collettivo sulle sponde del Magra, in località Chiesaccia, il 10 giugno 2022 (ndr, parole riprese dal testo critico di Francesca Ceccherini).

 

Urlo

 

Un progetto di

Polisonum

 

Opera sonora e performance
in e per il Comune di Tresana

Sfoglia la gallery ↑


Tra le pieghe dell’acqua è il progetto di Laura Pugno realizzato tra aprile e giugno 2022 nel Comune di Licciana Nardi, compiendo una sua personale ricerca del Sacro nel paesaggio. Il protagonista del progetto è il torrente Taverone vissuto come spazio di riflessione e culla di ritualità passate. Ispirata dalla memoria e dall’influsso della storia, Pugno ha provato da subito ad ascoltare quest’acqua, con il suo fluire, acquietarsi e da sempre oggetto di innamoramento, capace di innamorare. La prima azione è avvenuta creando delle sculture di cera (Tra le pieghe dell’acqua) realizzate posizionando e accendendo dei ceri nel torrente stesso, attendendo il loro trasformarsi. Quietamente la cera, a contatto con l’acqua, si è modellata e fatta modellare dai piccoli moti di corrente intrecciandosi tra loro, fissandone così una nuova forma, fino a quando la fiammella ha smesso di bruciare raggiungendo l’acqua. L’artista si è chiesta: come cerchiamo oggi il Sacro? Quali sono le nostre pratiche? Quale rapporto abbiamo con l’acqua e con il paesaggio che ci circonda? Una possibile risposta nell’allestimento realizzato all’interno degli spazi di Casa Vallini, un palazzo storico del borgo: ad accompagnare le sculture un’installazione con sei fotografie (The source) scattate stando dentro il fiume. In mostra ai loro piedi sono state posizionate delle acquasantiere, sono cozze di fiume che portano in mostra il Taverone e che sono lì, come sempre, pronte a purificare.

 

Tra le pieghe dell’acqua

 

Un progetto di

Laura Pugno

 

Una mostra site-specific
in e per il Comune di Licciana Nardi

Sfoglia la gallery ↑

 

 


Un programma a cura di

Spazi Fotografici / Matèria

Sei autori selezionati su 374 candidati

Passa a: Workshop

Torna a: On-Site